Viaggio Pengo in Kenya
In Kenia a 12 Km sud dal centro di Nairobi, all’interno del National Park, dal 1977 esiste il David Sheldrick Wildlife Trust.
Una fondazione unica al mondo, voluta dalla dottoressa Dame Daphne Sheldrick, in memoria del marito David, e oggi condivisa con la figlia Angela.
Il centro si propone: la conservazione, la salvaguardia e la protezione dei piccoli di elefante africano e di rinoceronte nero.
Cuccioli rimasti orfani per lo più a causa dei bracconieri.
Il centro ha l’obiettivo di restituirli, dopo un periodo di riabilitazione, psicofisica, allo stato selvatico nel Parco Nazionale dello Tsavo, cuore del Kenia.
Dopo quattro anni di attività nel progetto no profit Pengo Life Project, sono partita per il meraviglioso Viaggio Pengo.
Un viaggio dove, tutti i partecipanti, hanno un solo ed unico obiettivo, ideale e amore, per due specie animali a rischio di estinzione: l’Elefante Africano e il Rinoceronte nero.
La mia prima volta in Africa, la mia prima volta al David Sheldrick Wildlife Trust, la mia prima volta in mezzo a loro.
Pensate che ogni 15 minuti muore un elefante e ogni 9 ore un rinoceronte.
Di questo passo tra pochissimi anni, se ne stimano meno di dieci, questi meravigliosi animali scompariranno definitivamente, con gravi danni all’eco sistema di quei luoghi, patrimonio di tutta l’umanità…non ci posso pensare!!!
Tre giorni intensi e meravigliosi, tutti da vivere al centro, nella nursery che ospita i cuccioli di elefanti orfani.
Un’esperienza unica che spero di ripetere anche quest’anno, vissuta a 360°, grazie a questo meraviglioso progetto di cui faccio parte.
Solo il Viaggio Pengo ti dà la fantastica opportunità di stare in mezzo a loro; senza nessuna recinzione che separa i visitatori dalle zone riservate agli orfanelli.
Non si può capire la dolcezza, l’allegria, l’affettuosità, la turbolenza e monelleria di qualche cucciolo più spavaldo, se non li vivi così.
Nella quotidianità del centro, ci si immerge nel complesso e delicato mondo emotivo dei giovani orfani di elefante e dei loro compassionevoli custodi, i Keepers, che quotidianamente si prendono cura dei piccoli come fossero le loro madrinaturali. Nel corso degli anni tra questi uomini e gli elefantini nasce un rapporto speciale.
Quando un elefantino arriva al centro, le prime ore sono cruciali per il suo processo di adattamento alla nuova realtà.
Dovrà lottare contro la disidratazione, la polmonite e contro l’alienazione del branco.
I keepers da questo momento sono fondamentali per l’integrazione dei nuovi arrivati; spesso cuccioli di appena qualche giorno o settimana, essi con tanta pazienza, amore e professionalità svolgono il ruolo di madre, fratello e maestro in ogni situazione.
Pensate che queste meravigliose persone, dormono la notte con gli elefantini, un Keeper un cucciolo, prendendosi cura dell’importantissima poppata di latte, da somministrare circa ogni tre ore.
Prendersi cura di elefanti è chiaramente un intenso lavoro che alla fine, però, da molte ricompense.
La ricompensa più grande è aiutare i giovani elefanti a raggiungere l’adolescenza nutrendoli fino a che non possono essere restituiti allo stato selvatico del cuore del Kenia.
Ed eccoci là, in mezzo agli orfanelli, noi 20 del gruppo Pengo, catapultati in questa meravigliosa, fantastica realtà, unica nel suo genere, ammaliati in un dolcissimo tete a tete con loro. E’ un emozione fortissima, indescrivibile accarezzarli, coccolarli, mettersi in relazione con loro. Perché è così: ti si avvicinano e allungano la proboscide per fare la tua conoscenza.
KITAKA, lo adoro, gli ho dato il mio respiro soffiandogli nella proboscide e so, che se quest’anno ci rivedremo, lui mi riconoscerà.
MURIT, piccolo di 2 mesi, non ancora inserito e bisognoso di cure e attenzioni continue, con la copertina sul dorso…che tenerezza infinita, mi arrivava al bacino (sono bassa 1.60, pensate che piccolino lui).
L’impetuoso e spavaldo: KAMOK, BASILINGA, NDOTTO, SOKOTEI, BALGUDA, i piccoli KAURO e MBEGU e così via, tutti e 30 in gruppo a prendere la loro poppata dai biberon che contengono 3 litri di latte onguno.
Uno spettacolo da vedere, tutti con la proboscide alzata e la bocca aperta pronti ad avventarsi sui loro biberon e poi via, insieme a giocare nella buca di acqua e fango, rotolandosi, immergendosi, uno sopra l’altro come bambini che giocano in acqua!
Gli incontri con gli elefantini, si tengono in due fasce orarie:
- alle 11 di mattina fino alle 12, con tutti i visitatori che ogni giorno entrano al centro, visitatori da ogni parte del mondo;
- alle 15 noi, gruppo Pengo, avevamo il nostro personalissimo tete a tete fino alle 16 circa perché poi, gli elefantini tornavano nel bush per far ritorno alle 17 e assistevamo al rito della buonanotte con l’ultima poppata del giorno e infine chiusi nei loro ricoveri: un Keeper per ogni elefantino.
L’ultimo giorno, dopo aver consegnato direttamente nelle mani di Angela Sheldrick, la raccolta del nostro duro lavoro di tutto l’anno, ci siamo attardati a salutare uno ad uno gli elefantini e i loro Keepers, senza aver saputo trattenere qualche lacrima di commozione.