Tornano i Settembrini
Sul finir dell’ estate tornano a farsi notare gli Astri, meglio noti come Settembrini, con le loro fioriture generose caratterizzate da una miriade di capolini ravvicinati a formare nuvole di petali sottili.
La loro presenza in giardino o in terrazzo è quasi inevitabile, per chi desidera prolungare l’estate ancora un po’.
In questo periodo dell’anno, infatti, le fioriture iniziano a venire meno, ma i Settembrini si fanno largo a colpi di colore, lasciando ampia scelta fra tonalità che variano dalle più delicate ed eleganti a quelle più squillanti.
Le specie più conosciute e diffuse sono Aster novi-belgii e Aster novae-angliae.
Entrambe vantano molte varietà in commercio, indicate talora con nomi romantici, talaltra impronunciabili, fra cui poter scegliere, secondo le esigenze, quelle nane (intorno ai 60 cm) o quelle che svettano fin oltre il metro di altezza.
Quelle più basse sovente utilizzate da sole, in vaso, possono anche essere impiegate in una bordura; mentre quelle più alte, si collocano naturalmente in ultima fila.
La differenza principale fra le due specie riguarda gli steli e il fogliame. Gli Aster novi-belgii hanno fusti erbacei con foglioline lucide, mentre gli Aster novae-angliae presentano fusti legnosi e foglie pelose, con un aspetto un po’ rigido.
Aster lateriflorus che si presenta con steli alti, ma dall’aspetto vaporoso e frastagliato, poi completato da una valanga di fiori simili a minuscole margherite.
I Settembrini sono piante resistenti al gelo e per questo motivo sono largamente utilizzati nel Nord Italia; tuttavia opportunamente irrigati, possono venire usati anche in zone più calde.
Prediligono terriccio fresco e fertile, ma per esperienza vedo che si adattano anche a terreni più pesanti, l’importante è assicurare un buon drenaggio. Si posizionano solitamente al sole, ma a seconda della specie o della zona climatica, possono trovare più giovamento dalla mezz’ombra.