Carnefice Vittima: il nuovo romanzo di Sara Vannini
Carnefice Vittima è un Thriller che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina
Carnefice Vittima, edito da Youcanprint, è il quarto romanzo di Sara Vannini.
Con questo nuovo libro, l’autrice si conferma come scrittrice di romanzi LGBTQ.
Camaleontica di generi, in questo romanzo l’autrice si cimenta con un thriller dalle atmosfere piene di suspence.
Non solo un libro da portarsi in vacanza, è perfetto da leggere nelle calde e intime atmosfere autunnali, dove il romanzo è ambientato.
“E’ proprio quando credi di essere al sicuro, nella tua grande villa di campagna, che dovresti iniziare a guardarti intorno…”
TRAMA
E’ così che si raggiunge il successo, perseverando e assecondando una passione, che alla fine diventa un lavoro, il lavoro della vita.
Alice Martini ce l’ha fatta, nella sua bella villa immersa nella campagna veneta, sforna libri che diventano best seller.
Alle prese con un’elaborazione infinita di una relazione terminata dieci anni prima e di cui ancora non sa darsi pace; Alice trascorre il suo tempo macinando pensieri che si trasformano in parole, pagine, capitoli, diventano storie che, una volta pubblicate, salgono le classifiche dei libri più venduti.
“Se chiudo gli occhi posso ancora vederlo. Il cartello sporco all’ingresso della sua via, quando l’ho guardato per l’ultima volta. Le cose ammuffiscono, marciscono, se non ce ne prendiamo cura. E prima o poi, cadono a terra in mille pezzi.”
Usa la scrittura come terapia contro la depressione che l’ha colpita da quando Margherita è uscita dalla sua esistenza e, se il processo di guarigione va a rilento, il suo talento di scrittrice cresce ogni giorno di più.
La sua è una vita semplice, fatta di pochi ma veri amici, due cani Book e Page che sono la sua famiglia e una governante che si occupa di tutte le incombenze casalinghe.
Oltretutto Alice è un’icona LGBTQ+ e durante un’intervista rilasciata nonostante il parere contrario del suo agente Luca Molinari; la scrittrice dichiara il suo giudizio contro l‘omofobia.
Per Alice inizia un periodo di martirio, un calvario senza fine.
Inizialmente pur restando turbata, non presta molta attenzione a lettere ed e- mail anonime che riceve, citazioni, passi della bibbia che risuonano come minacce.
“Dio ti punirà per quello che stai facendo. I fuochi dell’Inferno assieme alla tua eresia. Dio condanna gli effeminati e gli omosessuali, pagherai per ciò che sei.”
A volte nell’uscita serale in giardino di BooK e Page, ha la sensazione che ci sia qualcuno acquattato nel buio, i cani sono inquieti, fatica a richiamarli e questo la turba ancora di più.
Al mattino però, Alice vede tutto sotto una luce diversa e ridimensiona la sua paura.
Durante la cerimonia di premiazione del Festival dell’Horror di Firenze dove Alice è invitata per ritirare un premio, conosce una sceneggiatrice, Vera e tra le due scatta subito una sorta di intesa.
Si rivedono a casa di Alice, una sera, dove l’impensabile accade.
“Camminammo lentamente, percorrendo il giardino con le orecchie tese: Calpestai diverse foglie secche che scricchiolarono al mio passaggio e maledissi il vento che, frusciando contro il mio viso, mi impediva di udire. Il cuore mi batteva così forte da provocarmi un dolore sordo allo sterno. Avevamo percorso a malapena due metri quando vidi la sagoma di Book, seduto in mezzo all’erba, davanti ad un’ombra scura.”
Quella sera in giardino qualcuno c’era davvero e qualcosa di terribile era successo a Page.
Oramai non può più tergiversare, tutte le minacce si sono improvvisamente materializzate e il loro significato è così lucido e lampante che non si da pace per non aver ascoltato i consigli del suo caro amico Jean Pierre con cui si era confidata.
Il tragico episodio rimbalza nella cronaca. Il ritorno di Margherita nella vita di Alice, dopo dieci anni di lontananza, mette ancora una volta a soqquadro la sua sfera sentimentale .
E’ così facile per le due donne riallacciare la stessa confidenza di allora; forti del legame di un tempo e tutto avviene in modo cosi veloce e spontaneo.
Margherita vuole prendersi cura di Alice, oramai provata, spossata dal dolore e dalla paura.
Alice vi si abbandona, trovando un rifugio sicuro tra le sue braccia.
Ripercorrono i ricordi del loro amore giovanile.
Quando tutto sembrava più facile a parte l’ostracismo della mamma di Margherita che ne ha sempre ostacolato la relazione.
Vivono momenti di un amore intenso, guardandolo con occhi nuovi. Ma non hanno il tempo di razionalizzare quanto sta accadendo nuovamente tra di loro, perché l’incubo delle minacce continua ed è spaventosamente reale.
Gli ultimi avvenimenti si susseguono velocemente e, ad un certo punto, Alice non è più sicura delle persone che le stanno accanto.
Comincia a dubitare di tutti i conoscenti, degli amici, di Vera e perfino di Margherita ritornata così inaspettatamente nella sua vita.
Alice ora è in trappola e la sua fine sembra ormai segnata; quasi vi si abbandona senza più trovare la forza di reagire. Ma.. c’è sempre un ma che stravolge i piani del carnefice e, di conseguenza, anche quelli della vittima.
Carla Zanutto
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