Radio e Podcast per educare

Qualsiasi esperienza di ascolto condivisa arricchisce lo sviluppo e la relazione. Aiuta a superare specifiche difficoltà di comunicazione, grazie allo stimolo dell’immaginazione e importante in fase di crescita e sviluppo di un bambino.

Nell’epoca dello sharing economy ecco nascere le radio e podcast per i bambini: nuovi modelli di sharing education per dare l’opportunità di condividere saperi stimolando la fantasia e azzerando le differenze grazie al potere dell’ascolto.

Nel mondo sono presenti moltissime radio di questo genere, come ad esempio:

• Radino (Radino.at) una radio viennese per bambini da ascoltare anche via web, senza interruzioni pubblicitarie, trasmette fiabe, racconti e radiogiornali scientifici.
• Educational school radio (Bbc.co.wk/schoolradio), progetto lanciato dallaLa famosa britannica Bbc.
• Bamradionetwork (Bamradionetwork.com) californiana, diffonde contenuti di esperti, sostenendo che la cultura della radio aiuti fin da piccoli a esprimersi in modo fluido.
• Sparklestories (Sparklestories.com) podcast ideato dall’americano David Sewell McCann, racconta favole incredibili, è tra i più seguiti anche nella versione a pagamento.

Apprendere ascoltando è una pratica antica, protagonista come sempre nella formazione dei piccoli, ecco che in Italia nascono nuovi esperimenti di radio via web.

Elena Rocco (studi all’University of Michigan al fianco della nobel in Economia 2009 Elinor Ostrom) ha dato vita a Radio Magica (Radiomagica.org), una web radio (portale e biblioteca digitale) per bambini dai 2 ai 12 anni, che mette in rete case editrici, musei, scuole, scrittori, musicisti ed esperti.

Il Garante per l’infanzia ha da poco lanciato Radio Sarai, la prima “tens digital radio” italiana, con l’obiettivo di spingere le nuove generazioni a raccontarsi, anche senza un volto, attraverso la non sempre facile pratica dell’ascolto. E’ la prima radio istituzionale fatta da e per i ragazzi, che aggrega un network di radio digitali in tutta Italia.

Sarai Teens Digital Radio, è un prezioso strumento di partecipazione, che dà voce a tantissimi ragazzi e ragazze che vivono in territori spesso considerati al margine.