RTS, una vita speciale!
RTS, Rubinstein Taybi Syndrom, che cos’è
La vera disabilità è quella dell’anima che non comprende…
Quella dell’occhio che non vede i sentimenti…
Quella dell’orecchio che non sente le richieste d’aiuto…
Solitamente, il vero disabile è colui che, additando gli altri, ignora di esserlo.Gladys Rovini
La RTS è una sindrome caratterizzata da un aspetto particolare del volto (sopracciglia fortemente arcuate, ciglia lunghe, naso a becco, ridotto sviluppo della mandibola, incisivi appuntiti, sorriso atipico associato a chiusura quasi completa degli occhi), da altre anomalie strutturali, come la presenza di pollici e alluci molto larghi, da ritardo della crescita postnatale.
E’ inoltre associata a deficit cognitivo di grado variabile e a disturbi comportamentali (specie durante l’età adulta: sbalzi d’umore e comportamenti ossessivo-compulsivi).
Altre caratteristiche eventualmente presenti sono le cardiopatie congenite, la tendenza a sviluppare obesità verso la pubertà , alcune anomalie oculari (come il colo boma) e un aumento del rischio di alcune forme di tumore.
Attualmente non esiste una terapia specifica e risolutiva, ma è possibile intervenire sui singoli sintomi (per esempio nel caso delle cardiopatie congenite o di anomalie oculari). Sono molto utili programmi educativi specifici, che si focalizzino fin dalla prima infanzia sullo sviluppo psicomotorio e sulla terapia del linguaggio.
Per ulteriori chiarimenti potete anche leggere l’inquadramento diagnostico: RTS Inquadramento Diagniostico.
In Italia è presente un’associazione (nata grazie a Facebook), formata da genitori di bimbi affetti da questa malattia rara, che si sostengono reciprocamente, che si tengono aggiornati, che affrontano difficoltà e gioiscono di piccoli grandi progressi dei loro figli. Inutile aggiungere che questa associazione è una ONLUS, nata non a scopo di lucro, ma fondata sulla solidarietà sociale.
Ecco le loro attività:
- Promuovere e divulgare le conoscenze sulla RTS al fine di favorirne la diagnosi precoce;
- Supportare moralmente e psicologicamente le famiglie dopo la diagnosi;
- Raccogliere, coordinare e divulgare i risultati delle ricerche nazionali ed internazionali attraverso pubblicazioni scientifiche;
- Promuovere programmi educativi e riabilitatosi (genitori, terapisti e insegnanti);
- Organizzare periodici convegni scientifici per verificare, confrontare e informare sui risultati della ricerca sulla RTS e le patologie a lei legate.
Per ora l’associazione si autofinanzia in diversi modi:
- Quota associativa annuale dei soci ordinari (famiglie);
- Quota associativa dei soci sostenitori;
- Raccolta fondi con organizzazione di manifestazioni, cene, concerti, spettacoli, gadget e quant’altro possa contribuire la crescita dell’associazione;
- Raccolta donazioni volontarie.
Diventare socio sostenitore di una giusta e buona causa come questa è semplice, e trovate la scheda cliccando in questo link .
Se volete seguirli nella pagina Facebook, vi lasciamo il link per accedere direttamente
Ci sono gesti piccoli, ma in realtà molto grandi per queste associazioni, e uno di questi è la donazione del proprio 5×1000 indicando nella dichiarazione dei redditi il CF dell’Associazione: 95108210246.
Erica