Vi porterò nel cuore per sempre orfani dello Sheldrick
Si, vi porterò nel cuore per sempre, meravigliose creature: orfani dello Sheldrick
Proprio oggi, ultima domenica di febbraio, grigia come l’ala di un piccione malato, dove l’asfalto si confonde con il cielo, decido di riordinare lo studio.
Vecchi appunti sparsi un po’ a casaccio…forse mi servono, forse no.
Sono andata a spulciare le mie foto! Incredibile, come se da allora il tempo si fosse fermato, le più recenti sono quelle del mio viaggio in Kenya, un viaggio di progetto: il Pengo Safari 2014.
Che emozione rivedermi all’orfanatrofio dello Sheldrick e mi sembra ieri quando ne ho varcato la soglia per la prima volta.
Avevo il cuore accelerato, un’ansia da desiderio a mano a mano che procedevo nella fila insieme ai compagni di viaggio e ai tanti turisti che ogni giorno visitano il centro per incontrare gli orfanelli. Già li conoscevo facendo parte del progetto Pengo, avendone letto le tragiche storie dei loro drammatici ritrovamenti. Povere creature, orfane d’Avorio per mani crudeli e toraci senza cuore che, un destino alla fine benevolo, ha dato loro una seconda possibilità di vita, per mani amorevoli e toraci dove pulsano cuori giusti e generosi.
Cuccioli che, insieme ai loro “angeli custodi”, i Keppers, le loro nuove mamme, scommettono sulla VITA!
Scorro le immagini, ecco la tenerezza dei piccoli MBEGU e MURIT, l’infinita dolcezza di KITAKA, l’esuberanza di KAMOK e tutti gli altri, oguno con una propria carartteristica.
Momenti magici e indimenticabili, vissuti al centro nel ricordo di queste meravigliose creature che arrivano dal Bush, dirette alla pozza d’acqua e ai loro biberon, come bambini di una scuola materna che sospendono le attività per la ricreazione.
La sezione dei più piccoli arriva per prima.
Sono timidi e impacciati, ancora attaccati ai grembiuli dei Keepers come scolaretti alle gonne delle maestre, capitanati però da KAMOK che, come in ogni classe che si rispetti, dimostra già doti da leader lasciando intravvedere un futuro da Matriarca.
“Lei è già la saggezza della scuola”.
Giunge poi la sezione dei medi, più sicuri e baldanzosi, si avventano sui biberon e c’è già chi lo sostiene da solo con la proboscide.
Infine arriva la tumultuosa sezione dei più grandi.
Già prima di vederli ne senti gli schiamazzi affamati e impazienti di giochi di terra e acqua alla pozza che li aspetta e, come alunni dell’ultimo anno, si danno arie da “ragazzi cresciuti”.
Conoscono le astuzie per avere una seconda poppata che puntualmente non ricevono, ma loro ci provano sempre…sia mai che possano eludere l’attenta sorveglianza dei Keppers.
Vi porterò nel cuore per sempre, meravigliose creature: orfani dello Sheldrick