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Benessere & Salute

Kettlebell Training: partiamo con lo swing

Kettlebell Training: iniziamo

Kettlebell Training

Se non avete tempo per andare in palestra e non volete rinunciare ad allenarvi, il Kettlebell è uno strumento ideale per mantenere un forma fisica invidiabile in forza e tonicità, perdendo i chili di troppo.

Vantaggio fondamentale per l’allenamento con il kettelbell è di riuscire a coniugare in un una unica attività l’allenamento con i pesi, l’aspetto cardiovascolare, la coordinazione e lo sviluppo motorio.

L’uso del Kettlebell nell’allenamento sollecita catene muscolari non singoli muscoli, che per altro fa senz’altro ma per il quale non è stato studiato.

La distinzione degli esercizi, quindi, non riguarda tanto i gruppi muscolari quanto la tipologia di movimento che sarà suddivisa in esercizi balistici, nei quali la forza prodotta è direttamente proporzionale all’accelerazione generata; negli esercizi di press, il peso è disteso verso l’alto e in esercizi overhead, eseguiti tenendo un kettelbell sollevato sopra la testa.

Iniziamo questa carrellata con lo swing (russian swing), l’esercizio più importante del Kettlebell Training.

E’ un esercizio apparentemente semplice ma che necessita di una buona tecnica per non causare seri infortuni.

Lo swing si può dividere in due momenti.

Il primo di caricamento, nel quale si portano rapidamente le anche, avanzando le spalle e lasciando le braccia, rilassate, appoggiate al tronco; il Kettlebell è portato appena sotto al bacino, verso i talloni, all’indietro, non solamente verso il basso.

Nel secondo momento quello propulsivo, si estendono violentemente in avanti le anche, attivando così l’intera catena estensoria.

Il caricamento deve essere veloce e la propulsione, esplosiva, attiva le componenti elastiche del muscolo, allontana le inserzioni e l’origine del gluteo e del gruppo del femorale facendo assomigliare l’intero movimento in tutto e per tutto ad un salto, tranne che per la fase aerea.

Le ginocchia sono fisse ed il movimento sarà quindi tutto a carico dell’articolazione delle anche.

Subito dopo l’estensione si contrae la fascia addominale per stabilizzare la colonna ed evitare che il Kettlebell trascini in avanti la zona lombare sovraccaricandola.

Rilassando le braccia saranno anche e cosce a fare tutto il lavoro.

 

Carla Zanutto

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