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Un libro che parla di ambiente

Un libro che parla di ambiente, ecco qualche consiglio

Clima. Come evitare un disastro. Le soluzioni di oggi. Le sfide di domani di Bill Gates

Bill Gates presenta un programma concreto e realizzabile per azzerare le emissioni di gas serra in tempo per evitare il disastro climatico. Avvalendosi della consulenza di fisici, chimici, biologi, ingegneri, esperti di science politiche e finanza, ha individuato i passi necessari per delineare la possibilità di evitare questa disastro ambientale sul nostro pianeta.

un libro che parla di ambiente

La nostra casa è in fiamme di Greta Thunberg

E’ la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento. Ma soprattutto è  il «grido d’aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.

un libro che parla di ambiente

L’Arca di Noè. Per salvarci tutti insieme di Grammenos Mastrojeni

Un ambiente degradato non traccia solo presagi di sventura per alcune specie di pinguini o di balene. Il collasso dell’ecosistema prelude con ogni probabilità a guerre e carestie, a un’enorme frenata nelle nostre ambizioni di giustizia, sviluppo e democrazia: senza tutelare l’ambiente sarà impossibile raggiungere la pace, la giustizia, la libertà e lo sviluppo.
Questo libro esamina le relazioni di questo tipo – poco note e che stiamo poco a poco scoprendo – come alcuni insospettabili legami fra alberi e guerre, povertà e fiumi, democrazia e clima. E, guardando al nostro piccolo pianeta dal punto di vista dell’interdipendenza fra tutti gli esseri viventi, finisce che questo libro è un grido d’allarme. Ma non preconizza un’apocalisse inevitabile.
Al contrario, è un pressante invito ad aprire gli occhi e a rimboccarsi le maniche, proprio perché non tutto è ancora perduto e perché il futuro dipenderà da scelte che possiamo ancora compiere. Tuttavia, è un libro inquietante poiché giunge a una conclusione fastidiosa.
La colpa del disastro – se non riusciamo a evitarlo – non sarà solo delle multinazionali, delle lobby, dei governi e di tutti quei “potenti” che è facile mettere sul banco degli imputati; risolvere il problema non spetta solo ai presidenti, ai capitani d’industria o alle Nazioni unite. La colpa potrebbe essere anche della gente comune e, con certezza, nulla si potrà fare senza un contributo assolutamente essenziale: quello di ognuno di noi.

L’origine delle specie di Charles Darwin

“C’è qualcosa di grandioso in questa concezione per cui la vita, con le sue diverse forze, è stata originariamente infusa in poche forme o in una sola; e da un inizio così semplice, innumerevoli forme bellissime e meravigliose si sono evolute, e tuttora si evolvono.”

Come la rivoluzione copernicana aveva sottratto la terra dal suo posto immobile al centro dell’universo, così la rivoluzione darwiniana avrebbe portato al superamento del concetto della fissità delle specie, mostrando come tutte le forme viventi si sono evolute – e continuano a evolversi – le une dalle altre attraverso il meccanismo completamente naturale della selezione del più adatto.

Non c’è più tempo. Come reagire agli allarmi ambientali di Luca Mercalli

Siamo un pezzo di natura, lo dice la scienza ecologica, e se la natura si degrada anche noi facciamo la stessa fine. Partiamo da dove posiamo i nostri piedi. Ogni secondo in Italia spariscono sotto cemento e asfalto 2 metri quadrati di suolo. Eppure il suolo è la nostra assicurazione sul futuro, per produrre cibo, per filtrare l’acqua, proteggerci dalle alluvioni, immagazzinare CO2. La sua perdita irreversibile è un grave danno per noi e per figli e nipoti. Tanto piú in epoca di riscaldamento globale che, inducendo fenomeni meteorologici estremi – alluvioni, siccità, ritiro dei ghiacciai e aumento dei livelli marini – minaccia il benessere dei nostri figli e nipoti.

Eppure ci sono molti modi per risparmiare energia evitando di aggravare l’inquinamento atmosferico o per non sprecare inutilmente le risorse naturali che scarseggiano mettendo a rischio il futuro.

Possiamo salvare il mondo, prima di cena di Jonathan Safran Foer

Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l’umanità andrà incontro al rischio dell’estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l’emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita.

Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il «testimone inascoltato», quando cercò di svelare l’orrore dell’Olocausto e non fu creduto.

In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c’è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto?

un libro che parla di ambiente

Terre Sommerse  di Kassandra Montag

L’ultima volta che Myra ha sentito la voce della sua primogenita, Row stava gridando. Le urla come una lama, mentre la bambina scalciando cercava di divincolarsi dalla stretta del padre che la trascinava su una barca.  Sono passati otto anni da allora e il mondo è completamente cambiato.

Gli oceani si sono innalzati e hanno trasformato l’America in un arcipelago, i suoi abitanti rifugiati su pochi lembi di terra circondati da una distesa d’acqua.  C’è chi si allea per creare una nuova società e chi invece naviga in solitudine su imbarcazioni di risulta, tentando di sopravvivere. Indipendenti e fiere, Myra e la sua figlia minore Pearl, di otto anni, veleggiano sulla loro piccola barca non smettendo mai di cercare Row.

Un giorno, combattendo contro un pirata che sta cercando di rapire Pearl, Myra ritrova fra le sue mani un ciondolo appartenuto a Row, prova che la ragazza è sopravvissuta ma è in pericolo. Myra decide di partire con Pearl verso nord, è un viaggio pericoloso, ma Myra non può fare altro, deve salvare la figlia perduta.

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Buona lettura

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